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Gentlemen’s Blog

Differenze tra scarpe Derby o Oxford: guida alla scelta

Grandi classici della moda maschile, le scarpe da uomo Oxford e Derby non possono mancare nel guardaroba di ogni gentleman contemporaneo. Ma quali sono le differenze tra i due modelli? Quale è più adatto per un evento esclusivo e quale si presta meglio ad uno stile dinamico? Tutte le risposte di cui hai bisogno sono in questa guida alla scelta tra scarpe Derby o Oxford.

Cosa cambia tra scarpa Derby o Oxford e come riconoscerle

In entrambi i casi si tratta di scarpe da uomo eleganti stringate, ma mentre nella scarpa Oxford l’allacciatura è chiusa, nella Derby è aperta. La differenza tra scarpe Derby o Oxford risiede quindi nel tipo di chiusura. Una distinzione che consente di identificare fin dal primo sguardo i due modelli.

Ma cosa significa esattamente allacciatura chiusa o aperta? Se una volta allacciata la scarpa, tra i portaocchielli c’è abbastanza spazio da lasciar passare un dito, o comunque sufficiente a far intravedere la linguetta sottostante, si tratta di una Derby. Se i portaocchielli si toccano e la linguetta è visibile solo nella parte superiore della calzatura, stiamo parlando di una Oxford, chiamata anche francesina.

Entrambi modelli trovano molteplici declinazioni: con punta arrotondata o affusolata, in pelle lucida o scamosciata, con punzonature e tanto altro ancora. In ogni caso trovare la scarpa perfetta per i propri outfit non è scontato. Perché anche se molto simili, le scarpe Oxford e Derby hanno utilizzi diversi.

Come scegliere tra scarpa Oxford o Derby per uno stile impeccabile

Anche se a questo punto la differenza Derby francesina è chiarita per quanto riguarda forma e allacciatura, resta la questione dello stile. Le scarpe modello Oxford sono considerate le calzature eleganti per eccellenza. Le linee rigide e austere che le caratterizzano si devono alla particolare struttura della calzatura, con la mascherina cucita sopra ai gambetti, per una perfetta aderenza al piede.

Queste particolari scarpe si abbinano ad abiti da cerimonia, smoking, tight e completi gessati. La scelta giusta per le occasioni formali. La ricercatezza è del resto il tratto distintivo del modello, che prende il nome dall’Università di Oxford, in cui veniva indossata dagli studenti, appartenenti alle più ricche famiglie inglesi. 

Più sportive le scarpe Derby, chiamate così in onore dell’aristocratico inglese che le ha lanciate sul finire del diciottesimo secolo. Si prestano ad abbigliamenti informali e casual e, a dispetto di quanto accade con le Oxford, hanno la mascherina cucita sotto i gambetti. Una caratteristica spesso associata a maggiore comodità, perché la scarpa aderisce meno alla forma del piede. Per questa ragione sarebbero state adottate nell’esercito prussiano durante le guerre napoleoniche, su indicazione dell’ufficiale Gebhard Leberecht von Blücher. Da qui il termine Blucher, utilizzato negli USA come sinonimo di Derby.

Tornando allo stile, in fatto di abbinamenti c’è l’imbarazzo della scelta: dal classico pantalone cinque tasche al jeans slim fit, fino ai tagli più eleganti. Inoltre, la scarpa Derby è valorizzata tanto da una giacca doppiopetto che da un pullover in cashmere. Quindi nell’utilizzo quotidiano, la differenza tra scarpe Derby o Oxford riguarda principalmente la versatilità.

Agosto 20, 2021

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